
AIGAB ( Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi )
Dall’iniziativa delle cinque aziende più grandi del mercato italiano (Altido, CleanBnB, Italianway, Sweetguest e Wonderful Italy) è nata AIGAB, la prima Associazione Italiana Gestori Affitti Brevi.
L’obiettivo è quello di dare rappresentanza istituzionale a tutta la categoria di imprenditori che operano nel mercato degli affitti brevi, in un momento di profonda crisi che ha duramente colpito questo settore.
Nell’intervista pubblicata su tgcom24, Marco Celani (CEO di Italianway) sottolinea che:
“Gli affitti brevi pesano per circa 10 miliardi l’anno, di cui circa cinque gestiti da operatori professionali attraverso e-commerce e quindi interamente tracciabili. Gli appartamenti gestiti online sono oltre mezzo milione e le elaborazioni del Centro Studi AIGAB ci dicono che gli operatori tra professionali e non professionali sono tra i 20 e i 30mila, con un indotto nel mondo del lavoro di centinaia di migliaia di persone. Si tratta di numeri importanti. Chiediamo al governo di essere trattati al pari delle altre categorie che compongono la filiera del comparto turismo-hospitality”.
Le cinque società di AIGAB che insieme vantano un giro di affari di 60 milioni di euro, 5mila case, 300 dipendenti diretti e 1500 nell’indotto, hanno richiesto un incontro con il Governo il quale ha annunciato nei giorni scorsi di voler riformare il settore degli affitti brevi con delle norme da inserire in Finanziaria.
AIGAB avanzerà diverse richieste tra cui:
Un prolungamento degli ammortizzatori sociali per il personale dipendente. La proroga del credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione per gli operatori professionali indipendentemente dalla destinazione d’uso degli immobili. La ricezione di contributi a fondo perduto sulla base del fatturato perso nel 2020 rispetto al 2019.
Incentivare la professionalizzazione dei dipendenti e promuovere una proposta di affitti brevi sempre più in linea con gli standard richiesti dal mercato internazionale sono gli obbiettivi primari di AIGAB
L’Associazione ha inoltre intenzione di professionalizzare sempre di più l’intero settore creando un network unificato di tutti gli operatori del settore con alla base dei valori comuni come ad esempio la sostenibilità, l’innovazione,la flessibilità e la legalità.
Ci auguriamo che le richieste di AIGAB vengano prese in considerazione anche perché la ripresa del settore prevista per le vacanze di natale 2020 probabilmente slitterà all’estate 2021 ed è di assoluta importanza sostenere un settore ormai di primaria importanza per tutto il mercato immobiliare.
L’obiettivo è quello di dare rappresentanza istituzionale a tutta la categoria di imprenditori che operano nel mercato degli affitti brevi, in un momento di profonda crisi che ha duramente colpito questo settore.
Nell’intervista pubblicata su tgcom24, Marco Celani (CEO di Italianway) sottolinea che:
“Gli affitti brevi pesano per circa 10 miliardi l’anno, di cui circa cinque gestiti da operatori professionali attraverso e-commerce e quindi interamente tracciabili. Gli appartamenti gestiti online sono oltre mezzo milione e le elaborazioni del Centro Studi AIGAB ci dicono che gli operatori tra professionali e non professionali sono tra i 20 e i 30mila, con un indotto nel mondo del lavoro di centinaia di migliaia di persone. Si tratta di numeri importanti. Chiediamo al governo di essere trattati al pari delle altre categorie che compongono la filiera del comparto turismo-hospitality”.
Le cinque società di AIGAB che insieme vantano un giro di affari di 60 milioni di euro, 5mila case, 300 dipendenti diretti e 1500 nell’indotto, hanno richiesto un incontro con il Governo il quale ha annunciato nei giorni scorsi di voler riformare il settore degli affitti brevi con delle norme da inserire in Finanziaria.
AIGAB avanzerà diverse richieste tra cui:
Un prolungamento degli ammortizzatori sociali per il personale dipendente. La proroga del credito d’imposta del 60% sui canoni di locazione per gli operatori professionali indipendentemente dalla destinazione d’uso degli immobili. La ricezione di contributi a fondo perduto sulla base del fatturato perso nel 2020 rispetto al 2019.
Incentivare la professionalizzazione dei dipendenti e promuovere una proposta di affitti brevi sempre più in linea con gli standard richiesti dal mercato internazionale sono gli obbiettivi primari di AIGAB
L’Associazione ha inoltre intenzione di professionalizzare sempre di più l’intero settore creando un network unificato di tutti gli operatori del settore con alla base dei valori comuni come ad esempio la sostenibilità, l’innovazione,la flessibilità e la legalità.
Ci auguriamo che le richieste di AIGAB vengano prese in considerazione anche perché la ripresa del settore prevista per le vacanze di natale 2020 probabilmente slitterà all’estate 2021 ed è di assoluta importanza sostenere un settore ormai di primaria importanza per tutto il mercato immobiliare.