Cosa significa costruire una casa Green?

Non serve essere degli esperti per capire che il patrimonio edilizio esistente nel nostro paese è molto datato,  dati alla mano  il 49% degli uffici pubblici ha più di 70 anni, il 35% delle scuole è stato costruito più di 50 anni fa e l’80% degli edifici residenziali sono stati realizzati prima del 1980. Fortunatamente oggi l’uomo ha compreso come ogni aspetto del suo sviluppo e crescita non può essere visto come distaccato dall’ambiente che lo circonda.
Energie rinnovabili, nuove filosofie di gestione energetica, materiali riciclabili, costruzioni a impatto zero, sono i fondamenti di una disciplina che troverà sempre più spazio e importanza negli anni a venire ed è proprio da queste caratteristiche che nasce il concetto di “bio edilizia”.
Il termine bioedilizia, o bioarchitettura, è usato per indicare certe modalità di progettazione, costruzione e gestione di un edificio volte a preservare l’ambiente riducendo l’impatto negativo su quest’ultimo. Si tratta dunque di costruire, ristrutturare o convertire un elemento edilizio nel modo più ecologico e sostenibile, mirando ad integrare sistemi o impianti che sfruttano energie pulite, utilizzando materiali e tecniche costruttive che si integrino gli individui con l’ ambiente.

Le caratteristiche principali perché una casa sia definita ecosostenibile sono:
_Un uso efficiente di energia, acqua e altre risorse;
  _Impiego di energia rinnovabile, come l’energia solare;
  _Misure di riduzione dell’inquinamento e dei rifiuti;
  _Buona qualità dell’aria ambientale interna;
  _Impiego di materiali non tossici, etici e sostenibili;
  _Considerazione dell’ambiente e della qualità della vita degli occupanti nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione;
  _Un design che consente l’adattamento a un ambiente che cambia.
  È da sottolineare fin da subito che un concetto alla base di queste nuove filosofie è l’alta qualità. Troppo spesso siamo stati abituati ad associare i concetti di materiali riciclati o di costruzioni in legno o prefabbricate a qualcosa di scadente e poco duraturo ma oggi non è più così.
L’edilizia bio sostenibile garantisce standard di alta qualità attraverso l’uso di eco-materiali derivati da fonti rinnovabili, la cui produzione non è figlia di sprechi energetici, che non siano tossici per l’uomo e il cui eventuale smaltimento non arrechi danni all’ecosistema.
In parte si tratta di materiali con cui l’uomo si è sempre confrontato sin da ere remote, in parte di materiali frutto di tecnologie innovative e del riciclo di materie prime. Ecco qualche esempio: paglia, legno, sughero, gesso, fibra di canapa, bambù, fibra di juta, lana di roccia, legno-cemento, fibra di cellulosa, legno lamellare, fibra di legno mineralizzata, argilla espansa, calce espansa, vernici di origine naturale. Sono tutti materiali che garantiscono durabilità e resistenza al trascorrere del tempo, agli agenti atmosferici e agli eventi sismici.
Un esempio di opera di bioedilizia è la cosiddetta casa passiva, in cui vengono applicate strategie strutturali volte al risparmio energetico e finanche alla costruzione di edifici a impatto zero e autosufficienti. Cosi come le case modulari realizzate attraverso una sinergia tra legno e acciaio. Salubre e abbondante il primo, solido e duttile il secondo, il matrimonio tra questi due materiali offre adattabilità, durabilità e alti standard qualitativi. Inoltre sono caratterizzate da una totale autonomia energetica data dalla presenza dei pannelli solari sul tetto che uniti a sistemi di accumulo le renderanno green al 100%.
Oltre che per le nuove costruzioni è cresciuta grandemente l’attenzione per gli interventi di ristrutturazione che si sposino con la bio sostenibilità, come  le tinteggiature, il rinnovamento degli infissi o dei pavimenti, o l’acquisto di nuovi elettrodomestici.
Da alcuni studi di settore è risultato che il materiale più richiesto anche per le ristrutturazioni è il legno date le sue caratteristiche intrinseche che sono la lunga durata nel tempo e le sue doti naturali di isolamento. Per quanto riguarda i serramenti è necessario che il legno utilizzato abbia il sigillo FSC (Forest Leadership Council) che attesta la provenienza del legno da foreste gestite in modo responsabile.
Anche l’aspetto del rinnovamento dei sistemi di riscaldamento è in primo piano. L’utilizzo delle stufe a pellet è sempre più diffuso poiché il combustibile è rinnovabile. Non meno importante è il rinnovamento delle fonti di illuminazione. Le tecnologie a led stanno pian piano sostituendo le classiche lampadine alogene portando dei risparmi fino al 90% sui consumi elettrici oltre ad una maggiore durata. Per quanto riguarda la tinteggiatura delle pareti l’attenzione va alla qualità delle vernici utilizzate. Gli esperti consigliano di utilizzare prodotti ecologici contrassegnati con l’etichetta Ecolabel UE perché a basso impatto ambientale, con pochi solventi, a base d’acqua e prive di piombo.
In Italia chi è interessato all’acquisto di un’abitazione che risponda alle linee guida della bio edilizia può contare su diverse tipologie di vantaggi, tali costruzioni potrebbero rientrare nei parametri dei mutui green, ovvero mutui a tassi agevolati per costruire, acquistare o ristrutturare edifici residenziali, case monofamiliari o condomini che abbiano prestazioni energetiche in grado di soddisfare o superare gli standard richiesti dagli attuali requisiti legislativi dell’UE e un miglioramento delle prestazioni energetiche di almeno il 30%. A livello europeo siamo uno dei paesi più aperti a queste nuove tipologie di mutuo contando su un numero sempre maggiore di istituti bancari che li propone ai propri clienti.