Student housing: un’opportunità di business da prendere in considerazione.

In Italia il numero di studenti universitari  ( comprensivo di stranieri che vengono a studiare nel nostro paese )  è di 1,7 milioni. I posti letto disponibili sono circa 65.000, offerti per il 26% da privati e per il 74% da università e organizzazioni regionali. L’attuale offerta di strutture ricettive per studenti copre quindi solo il 3,3% della richiesta.
L’ approccio nei confronti del mercato residenziale, è sempre stato strettamente connesso alla “proprietà” degli immobili. Infatti circa il 75% degli studenti universitari italiani attualmente vive nella casa di famiglia.
I concetti di “sharing economy” e di “community” stanno però lentamente imponendosi anche nel nostro paese cambiando prospettive a aprendo a nuove forme di investimento.
Studenti e giovani professionisti, italiani e non, esprimono sempre di più un bisogno abitativo di breve-medio periodo che andrà necessariamente alimentato attraverso lo sviluppo di nuove forme di residenzialità, legate a forme di affitto temporaneo e strettamente caratterizzate dalla condivisione di spazi e servizi (student housing, co-living, co-housing).
Concretamente lo student housing nella sua forma moderna è rappresentato da residenze di alta qualità per studenti e giovani professionisti composte da più unità abitative unite a servizi e spazi comuni volti alla produttività. Quindi in tutto e per tutto uno spazio per vivere in cui si possa anche esprimere la propria creatività. Rispetto ad alloggi privati anche i costi sono ovviamente più contenuti in quanto la rendita di questo tipo di struttura ricettiva è altamente connessa al numero dei soggetti ospitati.
Milano, che negli ultimi anni ha visto la realizzazione dei più importanti progetti di rigenerazione urbana del panorama italiano e che si prefigura città di spicco anche per i prossimi anni (Milano-Cortina 2026), è sicuramente la città che più si sta impegnando per la creazione di progetti legati allo student housing.
È anche la città preferita da investitori e costruttori per il suo alto potenziale di sviluppo. In questo momento in ogni caso anche l’offerta di Milano non è ancora sufficiente a coprire le richieste di studenti fuori sede alla ricerca di un alloggio.
Gli eventi legati al Corona virus nel 2020 hanno rallentato lo sviluppo di queste tendenze residenziali, in quanto studenti stranieri e fuori sede ancora non sono tornati nelle proprie città universitarie, ma sicuramente dal 2021 ci sarà una ripresa a livello mondiale e i flussi studenteschi riprenderanno con nuove esigenze a cui si dovrà dare risposta.

Dal punto di vista immobiliare, vediamo alcune caratteristiche chiave che possono rendere appetibili per gli Investitori le città italiane
-un numero elevato di studenti internazionali;
-ricerca di servizi di alta qualità;
-alta capacità di spesa di studenti stranieri;
-ranking elevato delle università italiane;
-numero di corsi in inglese in crescita;
-mercato ancora agli inizi;

Entro fine 2020 apriranno due progetti di investitori internazionali: The Student Housing Hines, a Milano; e The Student Hotel a Bologna. Il primo è un progetto di campus di circa 20.000 mq, con una torre di 13 piani nelle vicinanze dell’Università Bocconi di Milano (via Giovenale). Il campus sarà in grado di offrire 640 posti letto che comprendono, oltre alle camere per studenti, anche una soluzione di mini appartamenti e camere destinati ai giovani professionisti per periodi brevi. L’investimento è stato di 85 milioni di euro, di cui 35 milioni per l’acquisizione del sito e 50 per la valorizzazione. Il gruppo Hines ha comunque in progetto di accrescere i propri investimenti in Italia fino a 500 milioni di euro.
Il Secondo progetto è stato realizzato ristrutturando gli ex uffici Telecom nel quartiere Navile di Bologna. The Student Hotel è però una forma ibrida che si propone come alloggio per studenti ma anche viaggiatori, professionisti digitali, che hanno bisogno di spazi di co-working. Parlando di numeri The Student Hotel, oltre a Bologna, ha in progetto di investire 250 milioni di euro anche tra Roma e Firenze. I nuovi progetti potranno innescare anche un processo virtuoso nel settore del mercato degli affitti per gli studenti che, spesso, si trovano a pagare cifre elevate e comunque non rapportate alla qualità degli alloggi dove abitano.
Anche se a livello globale lo student housing viene considerato considerato un asset class matura , in Italia siamo ancora limitati a livello di investimenti nonostante gli ottimi tassi di rendimento certificati su base annuale del 5%. Alcuni fondi e istituti bancari stanno iniziando ad aprirsi a questa tipologia di investimento che siamo sicuri nei prossimi anni avrà un ruolo importante nel portafogli di molti clienti.