WORKATION: perché lavorare altrove è possibile
 
«Sarà la fine del turismo?»
si domandava l’estate scorsa The Guardian. A questo interrogativo risponde l’affitto breve. Un nuovo concept interamente dedicato allo smart working altrove.
Proprio di lavoro altrove si deve parlare, perché, come confermano i dati ISTAT, sei aziende su dieci rinnoveranno lo smart working anche dopo l’emergenza da Covid-19. Ne consegue un’inevitabile inversione del rapporto vacanza-lavoro.
Se il risposo estivo era considerato un lusso, ora è, nel suo farsi ineludibile necessità post pandemia, il modo per rinvigorire il nostro outlook on life. Cosicché vacanza e lavoro, a lungo in antitesi, trovano accordo nell’affitto a breve termine.
Questo nuovo concept, inserito da Elle nei nove trend da conoscere nel 2021, viene definito workation o holiday working. Se il lavoro agile, post pandemia, può essere praticato ovunque, allora perché non farlo altrove? Ed è la necessità di questo altrove a spingere gli utenti a ricercare affitti estivi che variano da un mese a tre mesi. Volenti o nolenti, il lockdown ha avuto un impatto psicologico non da poco, poiché essendo obbligati a restare a casa, abbiamo iniziato a fare del napping una vera e propria ossessione, cercando ispirazioni per le future vacanze. Di conseguenza, per chi è stata prolungata la possibilità di lavorare da casa, si è creata l’occasione per spostare il proprio home office in un luogo extra urbano, possibilmente immerso nella natura, in cui coniugare riposo e lavoro agile.
È grazie a questa inversione di mercato che nel 2020 trova piena concretezza una start-up tutta italiana volta a cavalcare l’onda di questo nuovo trend. Si tratta di Italianway, che, nata nel 2015, è la prima online travel agency specializzata in affitti brevi. È un progetto innovativo e prop-tech del settore turismo-hospitality fondato da Davide Scarantino e guidao da Marco Celani. Nell’estate 2020 è stato uno dei portali più visitati per prenotare case vacanze nelle quali svolgere holiday working. Rapidamente è diventata il più grande property manager italiano sul mercato dello short term, accogliendo nuovi partner, per un totale di oltre 100 aziende già operanti nel settore. Al momento Italianway vanta 130 destinazioni e 1600 appartamenti.
La start-up milanese catalizza l’attenzione sia del cosiddetto “turismo domestico”, regionale e nazionale, sia, oltre confine, del “turismo di prossimità” francese, tedesco e svizzero. Sono già numerosi i partner che collaborano con questa realtà, fra questi si aggiunge Apt24, operante nelle località turistiche del Lago di Garda.
«Famiglie e gruppi di amici» spiega Marco Celani, a.d. di Italianway «hanno cambiato modo di viaggiare, destinazioni e tipologia delle case ricercate per far fronte alle nuove esigenze lavorative», di conseguenza si è resa necessaria la ricerca di nuove tipologie di immobili. Le case scelte, infatti, devono offrire aree esterne private, come giardini recintati per far giocare i bambini in sicurezza mentre i genitori lavorano, dehors o terrazze, parcheggi interni, piscine, attrazioni turistiche nelle vicinanze e facilmente raggiungibili.
Apt24, in qualità di partner di Italianway, è in grado di esaudire queste nuove esigenze offrendo appartamenti sul Lago di Garda in località tranquille e appartate, ma non per questo lontane da luoghi di interesse turistico. Inoltre gli immobili messi a disposizione dispongono di tutti gli optional richiesti: privacy, spazi verdi, piscina, prossimità al lago, parcheggio privato e quant’altro.
Riepilogando si assiste a una migrazione inversa, dai grandi centri urbani verso zone di campagna, o quantomeno località meno abitate e nelle quali poter condurre uno stile di vita lento. È la riscoperta della lentezza, dell’adagio filosofico, a velocizzare sensibilmente la transizione dal concetto di wellness a quello di wellbeing. Questo nuovo benessere modifica l’idea di lusso a cui siamo abituati: non più vacanze brevi in hotel esclusivi, bensì periodi di riposo più ampi, affittando immobili, nei quali trasferirsi, fruibili per tutta la famiglia.
Già dal 2020 Apt24 si è mosso verso questo nuovo orizzonte di pensiero, adattando i propri immobili alle nuove esigenze. La gestione dell’affitto breve sul Lago di Garda, unita alle strategie operative di Italianway, ha fatto sì che si creasse un network importante di bilocali, trilocali e ville corrispondenti ai nuovi bisogni del cliente.
Verrebbe da domandarsi: sono i piccoli centri il futuro dello smart working e, di conseguenza, il punto di approdo di questa nuova tendenza di affitti a breve termine? La risposta è sì. Questo è l’obiettivo di Aigab, associazione italiana gestori affitti brevi, in collaborazione con il neo governo Draghi. Si tratta infatti di rivalutare e rigenerare quelle ghost town e hidden territories che finora sono state considerate come turismo di serie b. «Parliamo di soggiorni in abitazioni ed edifici che sono stati riqualificati e sottratti al degrado e all’usura del tempo», specifica Celani. È la riscoperta del borgo quale luogo abitativo, coadiuvante vacanza e lavoro agile. I centri minori, vissuti all’ombra delle più note mete turistiche, divengono modello e motore per il rilancio del settore terziario. I soggiorni nelle case italiane possono contribuire da subito al rilancio dell’intero comparto del turismo. Italianway, e Apt24, in qualità di partner strategico per il Lago di Garda, puntano ad aumentare il numero di abitazioni immesse nel mercato del vacation rental, considerando che al momento delle seconde case degli italiani, stimate circa 6,3 milioni, quelle utilizzate per affitti brevi sono solo 550mila.
È un ritorno alle origini? È la riscoperta della lentezza? Può darsi, sta di fatto che workation, holiday working, neverending tourism, south working e borgoffice convergono al medesimo epicentro riflessivo e sono tutti fattori compartecipi di un rilancio del turismo che non può prescindere da una riqualificazione dei centri minori del nostro territorio.